domenica, febbraio 19, 2023

In Europa c’è chi pensa al sistema di difesa aerea SPYDER

Secondo quanto pubblicato dalla rivisita digitale Breaking Defense, diverse nazioni europee sarebbero interessante al sistema mobile di difesa aerea SPYDER, intercettore per missili balistici a corto e medio raggio sviluppato da Rafael Advanced Defense Systems e da Israel Aerospace Industries, principale subappaltatore del progetto. L’interesse coinvolgerebbe il  Belgio, la Bulgaria, l’Ungheria, la Polonia e la Romania, paesi la cui attenzione ai sistemi antimissile sarebbe cresciuta in seguito al massiccio uso di droni e missili balistici da parte di Mosca contro obiettivi militari e civili in Ucraina. Nel Vecchio Continente il più interessato a questo sistema d’arma rimane comunque l’esercito di Kiev che, pero, non sembra essere in linea con i criteri imposti dal  neo-insediato governo Netanyahu. Con l’obiettivo di bilanciare i rapporti con la Russia, Gerusalemme ha, infatti, deciso di negare all’Ucraina la condivisione dei suoi sistemi di difesa aerea, una dichiarazione di neutralità che ha lo scopo di ottenere in cambio il tacito ok di Mosca agli attacchi israeliani contro obiettivi iraniani all'interno della Siria, principalmente contro i convogli di armi, soprattutto missili, destinati ad Hezbollah in Libano.

Negli ultimi anni il sistema SPYDER, già acquisito da Azerbaigian, Etiopia, Filippine, Vietnam, India, Singapore, Repubblica Ceca e, secondo rapporti non confermati , da Georgia e da alcuni stati del Golfo, ha subito  numerosi aggiornamenti, tutti necessari a renderlo più efficace contro i missili balistici tattici utilizzati nei recenti conflitti armarti. Rafael Advanced Defense Systems ha recentemente svelato che il  sistema, già collaudato in combattimento, è ora dotato di una capacità missilistica balistica contro-tattica, un’integrazione finalizzata a dare maggiore protezione alle forze amiche sul campo di battaglia e a fornire una migliore deterrenza contro gli attacchi aerei lanciati da elicotteri, droni e altri velivoli.

Prodotto in due varianti, a corto (SR) e medio raggio (MR), lo SPYDER è un sistema mobile terra-aria (SAM) a reazione rapida ravvicinata con capacità di ingaggio a 360 gradi. Armato con missili Python-5 e Derby, può neutralizzare un bersaglio in meno di cinque secondi dalla conferma dell’ingaggio e  può colpire obiettivi ad una distanza di oltre 15 chilometri (9 miglia) e ad un'altitudine fino a 9.000 metri (29.527 piedi). Sistema dotato di architettura aperta -  caratteristica che consente la successiva integrazione di nuovi componenti avanzate - può operare sia di giorno che di notte e con qualsiasi condizione atmosferica. È equipaggiato con radar tattico 3D a medio raggio EL/M-2106 ATAR (versione a corto raggio SPYDER-SR) o con radar multi-missione 3D AESA (SPYDER-MR), e può rilevare minacce anche quando in movimento, gestendo attacchi singoli o di saturazione a bersagli multipli.  

Oltre al sistema mobile SPYDER, diverse nazioni europee sarebbero anche interessate al sistema Barak LRAD di Israel Aerospace Industries (IAI), concetto di difesa aerea con capacità simili allo SPYDER, con copertura a 360 gradi e un focus sulle minacce balistiche a corto e medio raggio. Questo mentre la Germania chiude un accordo per l'acquisto del sistema missilistico ipersonico antibalistico esoatmosferico Arrow 3, affare che rientra nel piano di aggiornamento delle Forze Armate e che è parte di un più ampio sforzo finalizzato alla creazione di una rete di difesa aerea paneuropea. (IT Log Defence) 

Foto Rafael ADS