martedì, giugno 16, 2020

USAF: Global Hawk sul Mar Cinese Meridionale

Bombardieri B-1B e droni spia Global Hawk RQ-4 delle  Forze Aeree Statunitensi (USAF) starebbero sorvolando il Mar Cinese Meridionale e le aree di interesse USA nel Pacifico. Secondo i media statunitensi l’operazione rientrerebbe nel quadro delle attività volte a sostenere le missioni di sorveglianza e di deterrenza innescate nella regione dalle crescenti tensioni USA-Cina, facendo seguito alle notizie secondo cui l’Esercito Popolare Cinese (PLA) ha recentemente condotto una serie di esercitazioni anfibie e navali che secondo alcuni analisti potrebbero rappresentare  un vero e proprio avvertimento indirizzato ai secessionisti di Taiwan. I B-1B, rischierati sulla base di Andersen, isola di Guam, sarebbero inquadrati nel United States Indo-Pacific Command (USINDOPACOM) e starebbero già volando missioni sul Mar Cinese Meridionale. Per rafforzare la presenza operativa nel Pacifico nord occidentale, USAF starebbe inoltre spostando un numero consistente di droni Global Hawk  sulla base aerea di Yokota, 30 km ad ovest di Tokyo. 

Progettati con algoritmi avanzati per ottenere nuovi livelli di autonomia, gli RQ-4 utilizzano il software di pre-programmazione degli obiettivi che permette all’aeromobile di adattare e rimodulare autonomamente i piani di volo pre-impostati, questo in funzione delle circostanze che si presentano durante la missione. La macchina può elaborare rapidamente e contemporaneamente grandi volumi di informazioni, consentendo al Comando operativo  di migliorare ed estendere l'ambito della missione e superare così la tanto discussa "tirannia della distanza" che caratterizza il vasto teatro geograficamente del Pacifico.

Uno dei moduli che compongono la piattaforma software degli RQ-4 è il Distributed Autonomy Responsive Control (DARC), sistema in avanzata fase di sviluppo realizzato da Northrop Grumman che, attraverso nodi aerei e terrestri,  integra i velivoli senza pilota nelle reti "mesh", permettendo ai velivoli di eseguire una gamma più ampia di funzioni senza la stretta interazione del livello decisionale umano. In pratica, come dichiarato alla rivista Warrior Maven dallo stesso vicepresidente della società aerospaziale statunitense, Scott Winship, "invece di pilotarlo, gli dici quale effetto vuoi in una zona". Con i nuovi algoritmi, le altissime velocità di elaborazione e gli enormi spazi di archiviazione a disposizione, le risorse ottenute dalla sorveglianza aerea,  inserite in rete, permettono al Global Hawk di attingere, organizzare e analizzare grandissimi volumi di dati ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) , determinarne la pertinenza e trasmettere i risultati, ottimizzati, allo “human decision-makers”. 

Parte fondamentale del processo  è l’analisi in tempo reale dei dati; ad esempio, i computer di bordo possono in alcuni casi utilizzare programmi di apprendimento automatico e rimbalzare le informazioni sui nuovi dati di missione. Lo scopo è effettuare una rapida determinazione delle conseguenze che questi ultimi avrebbero su quanto pianificato, questo prima di trasmettere i dati ai Comandi. In termini tattici, ciò equivale a fissare una porzione strategicamente rilevante del Mar Cinese Meridionale  identificando all'istante attività importanti come il passaggio di una nave cinese di superficie. (IT Log Defence) 

Foto USAF: RQ-4 Global Hawk