Punto focale del problema è la ridotta visibilità
dovuta alla bassa sezione radar equivalente (Radar Cross-Section - RCS), la
misura in grado di indicare quanto un oggetto sia rilevabile da un radar. Più è
piccola la RCS, minori sono infatti le probabilità che un sistema di rilevamento
ad onde elettromagnetiche appartenenti allo spettro delle onde radio o microonde
riesca ad intercettare e determinare la posizione e l’eventuale velocità
dell’oggetto stesso. Per far fronte a questa sfida, ELTA Systems Ltd.,
controllata IAI, ha sviluppato un particolare sistema di rilevamento radar in
3D, un set di sensori elettro-ottici (EO) per il riconoscimento finale del
bersaglio è un apparato dedicato COMINT/Jamming di Electronic Attack (EA) per
l’interdizione in volo del drone intercettato.
Per l’identificazione dei
bersagli aerei a bassa visibilità vengono applicati speciali algoritmi di
rilevamento e localizzazione e vengono utilizzati in modo coordinato tre tipi di
radar 3D: il radar a corto raggio ELM-2026D (10 km), il radar a medio raggio
ELM-2026B (15 km) e il radar a lungo raggio ELM-2026BF (20 km). Al fine di
interrompere il volo dell'UAV ostile, ELTA Systems utilizza un sistema
GPS/GLONASS jamming universale aggiornabile che può essere attivato in modo
autonomo e continuo o insieme ad altri sensori di rilevamento e identificazione.
Una volta intercettato, l’apparato genera la funzione di ritorno al punto di
origine (Ritorno a casa) del drone o un incidente causato dal rientro forzato a
terra del velivolo. Il sistema “Drone Guard” è stato testato con successo su
svariati modelli di UAV e in diverse condizioni operative, come penetrazioni o
attacchi eseguiti simultaneamente da più droni. (IT Log Defence)
Foto ELTA
Systems: ELI-4030