Il 26 febbraio scorso un'esplosione aveva colpito nel Golfo di Oman la MV Helios Ray, nave cargo di proprietà israeliana battente bandiera delle Bahamas. Accusato dal primo ministro Benjamin Netanyah, l'Iran aveva subito negato ogni coinvolgimento, ma secondo gli esperti israeliani i danni causati dell’esplosione sarebbero riconducibili al modus operandi dei pasdaran. L'operazione, pianificata con cura nei minimi dettagli, rispecchierebbe, infatti, una serie di attacchi sferrati contro alcune petroliere nel 2019 e le operazioni contro navi da trasporto messe in atto dall’Iran negli anni Ottanta. All'inizio di marzo, Teheran aveva puntato il dito contro Israele perché sospettato di aver organizzato un attacco nel Mediterraneo orientale contro la nave commerciale iraniana Shahre Kord: secondo le dichiarazioni del portavoce della compagnia di navigazione IRISL, la chiglia del cargo era stata danneggiata da un oggetto esplosivo che aveva causato anche un piccolo incendio.
Un rapporto pubblicato il 10 marzo scorso dal Wall Street Journal pone l'attenzione sul ruolo di Israele sui possibili attacchi subiti dalle nave irariane. Il report asserisce che negli ulitimi dicitto mesi lo Stato ebraico avrebbe preso di mira, con mine ed altri tipi di ordigni, almeno 12 navi dirette in Siria, la maggior parte delle quali utilizzate per il trasporto di petrolio o comunque sospettate di avere a bordo carichi di armi riconducibili all’Iran. Le operazioni, condotte soprattutto nel Mar Rosso, sarebbero iniziate alla fine del 2019 e avrebbero costretto almeno due navi a rientrare in porto. Per il Wall Street Journal, gli attacchi hanno lo scopo di interrompere il flusso di denaro che viene utilizzato per finanziare i gruppi terroristici che operano nel vicino Medio Oriente. Pur non commentando il rapporto, Israele ha precisato che per fermare l'estremismo è necessario colpire i profitti derivanti dal commercio di petroli iraniano; negli ultimi anni Teheran ha violando sia le sanzioni statunitensi sull’Iran che le sanzioni internazionali su Damasco portando avanti questo tipo di attività in gran parte della Siria. (IT Log Defence)
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