Secondo l’ International Institute for Strategic Studies (IISS), l’esercito tedesco dispone attualmente di una flotta di 321 carri armati Leopard, 223 nelle versioni 2A5/2A6 e 98 nelle versioni 2A7/2A7V, oltre a più di 200 2A4 tenuti in riserva. Dopo molta riluttanza sull’opportunità di consegnare armi pesanti all’Ucraina, nel gennaio 2023 la Germania ha approvato la fornitura iniziale di 14 Leopard 2A6 (ne sono poi seguiti altri quattro) all’esercito di Kiev, rendendosi disponibile ad esportare altri MBT a tutti gli operatori europei che avessero seguito la stessa iniziativa. In questa logica, Berlino sta infatti consegnando, attraverso Rheinmetall, 15 Leopard 2A4 alla Repubblica Slovacca e 14 Leopard 2A4 alla Repubblica Ceca, MBT destinati a sostituire i mezzi fino ad ora conferiti a Kiev da Bratislava e Praga. Nel febbraio 2023, la Germania ha, inoltre, annunciato la donazione di “almeno” 100 Leopard 2A5 all’Ucraina, carri armati presi dalle proprie scorte e da quelle di Danimarca e dei Paesi Bassi. La Bundeswehr ha reso noto a metà maggio che verranno acquistati anche altri 50 cingolati da combattimento Puma (nella foto sotto) realizzati da Krauss-Maffei Wegmann e Rheinmetall per un valore di quasi 1,1 miliardi di euro. L’Esercito Tedesco prevede di schierare fino a 600 Puma, quasi 200 in più rispetto ai programmi iniziali, consentendo in prospettiva di fornire all’Ucraina altri Marder.
Nell’ambito delle nuove acquisizioni per le proprie forze armate, Berlino sembra prossima a formalizzare l’acquisto in Israele dei missili israeliani Arrow 3 per la difesa aerea contro i missili balistici. “Stiamo lavorando a pieno ritmo ai negoziati con Israele per l’accordo intergovernativo. “Direi che stiamo per entrare in dirittura d’arrivo”, ha dichiarato il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius e fonti di stampa riportano che il contratto dovrebbe venire stipulato entro la fine dell’anno. L’Arrow 3 verrà integrato nel cosiddetto “Scudo aereo europeo” (European Sky Shield – ESS), iniziativa guidata dalla Germania che riunisce Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia e Ungheria. Come riferito dal quotidiano “Handelsblatt”, l’obiettivo è’ “dotarsi di sistemi di difesa aerea a corto, medio e lungo raggio il più possibile coordinati in modo da poter scongiurare tutte le minacce dall’aria, dai droni ai missili da crociera e balistici”. L’acquisto dell’Arrow 3, sviluppato dalle Industrie aerospaziali israeliane (IAI) con il gruppo statunitense Boeing, è parte del piano della Germania per la ristrutturazione delle proprie difese aeree. Tale programma prevede anche la modernizzazione dei sistemi Patriot già in dotazione alla Bundeswehr e l’acquisizione del sistema di difesa aerea missilistica di costruzione nazionale Diehl Iris-T (nella foto sopra). Di fatto la Germania e le altre nazioni che hanno aderito all’iniziativa Sky Shield puntano a una difesa aerea integrata costituita da prodotti e tecnologie statunitensi, israeliane e tedesche, non europee- Come ricordato da Pistorius, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la Germania ha dislocato due batterie di Patriot in Slovacchia, tre in Polonia e ne ha fornita una all’ex repubblica sovietica, mentre “due o tre sono in manutenzione. (IT Log Defence)
Foto The Defense Post, Der Spiegel