giovedì, luglio 01, 2021

Filippine: luce verde di Washington per l’acquisizione degli F-16

Luce verde del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti alla richiesta avanzata da Manila per l'acquisizione di caccia e sistemi d'arma destinati al potenzialmento della Forza Aerea Filippina (PAF), ed in particolare all'aggiornamento della flotta F-16 (programma Horizon 2). La notizia, pubblicata da diverse riviste internazionali e diramata giovedì scorso dalla Defense Security Cooperation Agency (DSCA), garantisce la vendita di 12 F-16 Fighting Falcon, 10 nella versione monoposto F-16C Block 70/72 e due nella versione biposto F-16D Block 70/72, 15 radar Northrop Grumman AN/APG-83 SABR e 24 missili aria-aria avanzati a medio raggio Raytheon AIM-120 nella variante C-7 o C-8, il tutto per un valore totale di 2,43 miliardi di dollari. Inoltre, è prevista la fornitura di bombe e relativi Kit di guida GPS/laser, del supporto tecnico e di tutte le attrezzature associate. Con altre due notifiche separate, rilasciate anch'esse nello stesso periodo, Washington ha inoltre autorizzato le Filippine ad acquistare 24 missili aria-aria Raytheon Technologies AIM-9X Block II Sidewinder e 12 missili antinave Boeing AGM-84L-1 Harpoon Block II, rispettivamente per un valore di 42,4 milioni di dollari e di 120 milioni di dollari. 

La versione Block 70/72 dell'F-16 offerta alle Filippine è l'ultima realizzata da Lockheed Martin, quella che molti paesi occidentali ed alleati USA utilizzano come velivolo di punta. Il miglioramento chiave è rappresentato dal radar  multifunzione array attivo a scansione elettronica (AESA) AN/APG-83, apparato inoltre adattato ad alcune precedenti versioni F-16 che da tempo costituiscono le flotte di diversi utenti della regione Asia-Pacifico, come nel caso di Singapore, Corea del Sud e Taiwan. La Block 70/72 è dotata di nuove funzionalità avanzate basate sulla configurazione dell'F-16V, dal sistema di navigazione GPS di precisione al sistema automatico di prevenzione delle collisioni al suolo (Auto GCAS). Aggiornati anche i sistemi d'arma e l'avionica che, grazie ai miglioramenti apportati, garantisce ora una durata maggiore del velivolo - il 50% in più rispetto alla versione precedente -, una capacità che assicura l'operatività dell'F-16 fino al 2060. 

Attualmente, l'aereo da combattimento schierato in prima linea da PAF è il Korea Aerospace Industries FA-50PH, un jet da attacco leggero basato sull'addestratore avanzato T-50 Golden Eagle. Dotato di un motore turbofan General Electric F404-GE-102 che sviluppa 17.700 libbre di spinta con post-bruciatore, l’FA-50PA può contare su un ampio campo visivo head-up display (HUD), su un display multifunzione a colori (MFD), su una strumentazione digitale del motore e su comandi anteriori integrati. Il jet si avvale, inoltre, di una serie di sistemi di controllo del volo (fly-by-wire digitale, stick attivo, unità di alimentazione elettrica di emergenza, break-by-wire digitale e sistema elettrico a tripla ridondanza) e di un cockpit che integra un generatore di ossigeno a bordo (OBOGS). Il Night Vision Imaging System (NVIS) garantisce, infine, la capacità di missione durante il giorno e la notte. Il sistema d'arma, sufficientemente ampio da coprire molteplici minacce e complessi scenari di battaglia, è altresì composto da missili aria-aria a corto raggio AIM-9 Sidewinder, missili tattici aria-terra AGM-65 Maverick (AGM), GBU-38/B Joint Direct Attack Munitions (JDAM), CBU- 105 Sensor Fused Weapon (SFW), bombe Mk-82 Low Drag General Purpose (LDGP), Cluster Bomb Units (CBU), un lanciarazzi LAU-3/A da 19 tubi da 2,75 pollici per sparare razzi aerei a pinna pieghevole (FFAR) e da una mitragliatrice interna Glating 20 mm a tre canne.

Con la fornitura dei missili a volo radente Harpoon (radar attivo di acquisizione terminale degli obiettivi e testata ad alta penetrazione armata con 221 kg di esplosivo Destex ad alto potenziale) Washington punta ad appoggiare le Filippine nell'annosa questione sulle isole contese a Pechino nel Mar Cinese Meridionale. La rapida modernizzazione militare della Cina non è però l'unico problema che assilla Manila: le Filippine, infatti, devono anche fare i conti con la serie di insurrezioni che stanno scuotendo le oltre 7.000 isole che compongono il suo territorio, combattere la guerriglia comunista ed affrontare i movimenti separatisti che operano nella parte più meridionale del paese. 

Oltre al colosso americano Lockheed Martin, alla gara aperta dal programma Horizon 2 per l'acquisizione di un caccia multiruolo partecipa anche Saab con il JAS 39C/D Gripen, velivolo di quarta generazione e mezza, leggero e dotato di funzionalità avanzate, che però potrebbe pagare lo scotto di una linea di produzione in via di chiusura.  (IT Log Defence) 

Foto DefenseNews, Retired Analyst