giovedì, settembre 16, 2021

UK investe 130 milioni di dollari per la base “Protector”

Il Regno Unito investirà 130 milioni di dollari per preparare la base destinata a ricevere i droni RG Mk1 Protector General Atomics-Aeronautical Systems Inc (GA-ASI). La notizia, diramata dal Ministero della Difesa e pubblicata dalla rivista specializzata Aviation Today, precisa che l’aggiornamento riguarderà la Royal Air Force Station di Waddington, Lincolnshire, hub sede dei reparti Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance (ISTAR) e principale base operativa per velivoli e sistemi di intelligence aviotrasportati come l'E-3D Sentry AEW1. Secondo la timeline, il Protector dovrebbe entrare in servizio entro il 2024 e Waddington verrebbe preparata ad accogliere 16 esemplari RG Mk1,  velivoli destinati a sostituire i nove General Atomic Reaper MQ-9 attualmente in forza al No1 ISR Wind. La base, attualmente comandata dal Group Captain Steve Kilvington, ospiterà anche il Protector International Training Center, reparto formativo che includerà il sistema di addestramento sintetico dell'aeromobile.

Il Protector sarà la versione britannica dello SkyGuardian MQ-9B, drone sviluppato da General Atomics in varie configurazioni, compresa quella maritime SeaGuardian con radar di pattugliamento marittimo multimodale a 360 gradi e capacità opzionale di riconoscimenti delle boe munite di sistema radio-acustico. Gli RG Mk1 della RAF saranno armati con due bombe a guida laser GBU-12 da 227 kg e fino quattro missili aria-superficie AGM-114 Hellfire; essendo nato come Remotely Piloted Aircraft System (RPAS) avanzato a lunga durata di media altitudine (MALE), volerà ad una quota di 40.000 ft e avrà un’autonomia di 40 ore. Il Protector verrà impiegato in missioni ISTAR e in missioni di attacco di precisione:  in questo caso il velivolo sarà armato con sistemi d’arma britannici, come i missili multiruolo aria- superficie Brimstone 3 di MBDA UK e la bomba a guida laser Paveway IV  da 500 libbre costruita da Raytheon UK. Inoltre, sarà dotato di protezione avanzata anti-ghiaccio e anti-fulmini, opzione che fornirà alla RAF ampia flessibilità di azione anche in condizioni meteorologiche estreme.

Rispetto al Reaper, il Protector sarà dotato di sensori aggiornati che attraverso l’utilizzo di più bande spettrali consentono  un grado di precisione più elevato e una migliore risoluzione delle immagini. Sul piano delle comunicazioni, sarà configurato con un collegamento dati crittografato, comunicazioni satellitari oltre la linea di vista attraverso il sistema britannico SKYNET X-band, sistema automatico di riconoscimento amico-nemico (IFF) Mod V e un sistema di backup Inmarsat. Oltre ad essere utilizzato dalla  RAF, il Protector volerà anche nello spazio aereo civile per eseguire missioni di ricognizione antincendio o in caso di catastrofi naturali come inondazioni. General Atomics sta, inoltre, lavorando per adattare l’aeromobile al sistema Detect and Avoid (DAA), tecnologia essenziale per integrare i sistemi aeromobili senza pilota (UAS) nel National Airspace System (NAS). (IT Log Defence)

Foto Royal Air Force