domenica, settembre 26, 2021

US Navy testa con successo il Trident II

Il 17 settembre scorso la Marina Militare degli Stati Uniti (USN) ha condotto con successo un test programmato con due missili disarmati Trident II (D5LE). L’operazione, designata DASO-31, è stata eseguita dal sottomarino classe Ohio, USS Wyoming (SSBN-742); il lancio ha avuto luogo nella parte settentrionale del poligono marittimo Eastern Test Range, a largo di Cape Canaveral, in Florida. Il DASO (Demonstration and Shakedown Operation) viene effettuato per valutare la prontezza dei sistemi d’arma strategici (SWS) Trident II (D5 e D5LE) assegnati alle piattaforme SSBN, sottomarini lancia missili balistici a propulsione nucleare. Questo è il 184º lancio di prova effettuato con successo da questo sistema d’arma, un missile estremamente preciso ed affidabile che il Pentagono ha sottoposto ad un programma di estensione della vita operativa, il Trident Extended Life (TEL), un piano finalizzato ad affrontare le potenziali conseguenze dovute all'invecchiamento e all'obsolescenza. 

I missili Trident II (D5LE), aggiornati e schierati dalla flotta USA, resteranno in servizio fino al termine della vita operativa sui sottomarini nucleari classe Ohio, sulle equivalenti unità britanniche Vanguard e,  come carico iniziale, sugli SSBN classe Columbia della US Navy e sui Dreadnought della Royal Navy. L’ultimo DASO era stato giocato nel febbraio 2020 dalla USS Maine (SSBN-741), nel Western Test Range, a largo di San Diego, in California. Per i Trident II (D5LE), i test di volo più recenti - valutazione della catena di comando - risalgono al febbraio 2021, una serie di quattro lanci eseguiti dalla USN a largo delle coste della Florida. I test di lancio, inclusi i DASO, sono programmati con anni di anticipo e per la sicurezza degli osservatori e dell'equipaggio che conduce la missione, sono eseguiti con missili non sono armati; il punto di lancio e di impatto sono sempre in mare e in nessun momento i missili sorvolano la terra. Inoltre, l'operazione non viene condotta in risposta ad un eventuale evento mondiale in corso, né come dimostrazione di supremazia militare. 

Lo Strategic Systems Programs è il comando della Marina che fornisce supporto per tutto il ciclo di vita dei sistemi d'arma strategici della US Navy. Questo include l'addestramento, gli apparati, le attrezzature, le strutture e il personale responsabile alla sicurezza, la protezione e tutto ciò concorra all'efficacia di un sistema d'arma strategico. Insieme ai missili balistici intercontinentali (ICBM) dell'aeronautica americana (USAF) e i bombardieri con capacità nucleare, gli SLBM sono l'estensione marittima della Triade strategica del deterrente nucleare degli Stati Uniti, il 70% dell'arsenale SWS, un sistema d'arma che consente concetti operativi flessibili e fornisce una presenza persistente a livello globale. 

Principale componente delle forze nucleari strategiche statunitensi e britanniche, il missile Trident II è un SLBM imbarcato sui sottomarini SSBN classe Ohio e Vanguard. Sviluppato tra il 1990 e il 2002, è entrato nel programma Trident Extended Life nel 2007, con un contratto da 789,9 milioni di dollari assegnato a Lockheed Martin per la sostituzione dei componenti obsoleti e per l'aggiornamento del sistema di guida e di rientro, un upgrade che ha permesso di prolungarne la vita operativa fino al 2027. Il Trident II utilizza un vettore a tre stadi, spinto da tre motori a razzo alimentati a propellente solido NEPE-75; sviluppa un gittata di oltre 11.300 km e descrive una traiettoria balistica viaggiando ad una velocità di 29.030 km/h. Dotato di sistema di guida inerziale, nella fase post-lancio usa il puntamento stellare per aggiornare la sua posizione e correggere eventuali errori di navigazione. Il missile può essere armato con 8 veicoli di rientro Mk-5 RV equipaggiati con testate nucleari W88 da 475 kt o con veicoli di rientro Mk-4 RV e Mk-4A RV equipaggiati con testate nucleari W76-0 da 100 kt o W-76-1 da 90 kt; la misura della precisione sull’obiettivo viene indicata in un CEP (Circular error probable) di circa 90–120 m. 

Come per i Polaris e i Poseidon, il lancio sotto superficie marina del Trident II avviene a freddo: il missile, protetto da una bolla d'aria per tutto il tempo trascorso sotto il livello del mare, viene espulso dal tubo di lancio mediante aria compressa e, non appena emerso, innesca la fase di spinta attraverso l'accensione del primo stadio; all’accensione del 3º stadio, entro 2 minuti dal lancio, il missile ha già raggiunto una velocità di oltre 20.000 km/h. Per sviluppare una capacità di attacco rapido denominata Prompt Global Strike, nel 2006 il Pentagono ha proposto di modificare e convertire alcuni missili Trident da nucleari a convenzionali. Lo scopo è diversificare le opzioni strategiche degli Stati Uniti in una più ampia strategia di lungo termine. Il programma dovrebbe avere un costo di 503 milioni di dollari e i missili, presumibilmente due per sottomarino, dovrebbero subire una modifica al veicolo di rientro Mk 4 che verrebbe equipaggiato con guida GPS, questo al fine di aggiornare la rotta di navigazione e correggere la traiettoria del veicolo durante la fase di rientro. (IT Log Defence) 

Foto Lockheed Martin