Il Robotic Combat Vehicle (RCV) è un veicolo sviluppato come parte del programma Next Generation Combat Vehicle (NGCV) dell'esercito, famiglia di mezzi da combattimento che include il Veicolo da combattimento con equipaggio (OMFV), la Potenza di fuoco mobile protetta (MPF) e il Veicolo multiuso blindato (AMPV).
US Army prevede di sviluppare tre varianti RCV: il Robotic Combat Vehicle-Light (RCV-L), per il trasporto di rifornimenti e armi pesanti; il Robotic Combat Vehicle-Medium (RCV-M) e il Robotic Combat Vehicle-Heavy (RCV-H), veicoli più grandi e pesanti e che operano insieme ai carri armati e ai veicoli da combattimento della fanteria. Pensato come "scout" e "scorta" degli OMFV, l’RCV-M sarà inizialmente controllato da un operatore che viaggia a bordo di uno dei mezzi scortati; l'esercito spera che, grazie all’applicazione di nuove tecnologie di navigazione e all’integrazione di processi interni legati al campo dell'intelligenza artificiale (AI), un singolo operatore potrà in futuro controllare da remoto più RCV o che gli stessi RCV potranno addirittura essere programmati per eseguire missioni in modo autonomo.
Per soddisfare il maggior numero possibile di esigenze operative, GLDS offre il TRX come piattaforma modulare facilmente riconfigurabile. La società aveva già presentato un concetto di piattaforma di lancio per munizioni vaganti, con potenza di fuoco però inferiore a quella del TRX: il mezzo, un pianale motorizzato e munito di cingoli, dotato di sistema di guida a controllo remoto, era dotato di tre array da otto celle ciascuna per Switchblade 600 e due array da sei celle per Switchblade 300. Migliorato nel design, il TRX dispone di numerose innovazioni, dall’intelligenza artificiale (AI), ai materiali utilizzati, più leggeri e resistenti, al sistema di propulsione ibrido-elettrico. Sul campo di battaglia il TRX trova impiego in un’ampio ventaglio di ruoli critici: fuoco diretto e indiretto, attacco ad ostacoli complessi e contro sistemi aerei a controllo remoto (UAS), guerra elettronica (EW), attività di ricognizione ed altri tipi di missione.
Il TRX deriva dal progetto presentato da GDLS alla gara Robotic Combat Vehicle-Medium indetta dal US Army Combat Capabilities Development Command (DEVCOM) all’interno del programma NGCV per un veicolo senza equipaggio da 10 a 20 tonnellate, competizione poi vinta da Howe & Howe Technologies con il Ripsaw M5; per la classe RCV-L, fino a 10 tonnellate, l’esercito ha già selezionato l'Expeditionary Modular Autonomous Vehicle (EMAV) di Pratt Miller e QinetiQ.
Il sistema di propulsione ibrido-elettrico del TRX offre maggiore silenziosità e un risparmio di carburante superiore a quello offerto da altri progetti di dimensioni simili, mezzi più convenzionali spinti da motori a combustione interna. Il cingolato di GDLS è semi-autonomo, ha la possibilità quindi di seguire le istruzioni impostate da un operatore, come una serie di waypoint, o navigare in completa autonomia verso una destinazione selezionata. US Army proverà quattro TRX a Fort Hood, in Texas; il test, previsto per il prossimo anno, fa parte di un esperimento a più ampio respiro e verrà eseguito nonostante il cingolato abbia perso la competizione iniziale RCV-M. Non è ancora stata stabilita la configurazione, ma GDLS ha già presentato un mezzo in configurazione di trasporto merci; il drone terrestre è stato utilizzato durante l'Army Expeditionary Warrior Experiment a Fort Benning, in Georgia. All’esercitazione parteciperanno anche il Ripsaw M5 e l’EMAV.
Alla conferenza AUSA 2022, GDLS ha ,inoltre, presentato un nuovo concetto di veicolo blindato senza equipaggio, un mezzo modulare somigliante ad un carro armato leggero, chiamato Katalyst Next Generation Electronic Architecture (NGEA). Il progetto, sviluppato intorno ad una architettura aperta, offre hardware e software scalabili e modulari, adatti a funzionalità di nuova generazione. Migliora significativamente l'efficacia del Warfighter attraverso una maggiore mobilità (prevenzione degli ostacoli, pianificazione del percorso), letalità (rilevamento di oggetti, identificazione/riconoscimento di oggetti, priorità bersaglio automatizzata) e sopravvivenza/ricognizione (consapevolezza situazionale a 360 gradi, armatura trasparente, analisi del terreno). Secondo i dati forniti da GDLS, oltre a fornire prestazioni senza precedenti, il Katalyst NGEA garantisce anche funzionalità di base come il calcolo, la fusione e l'elaborazione dei dati forniti dai sensori e la gestione e la distribuzione dell'energia. (IT Log Defence)
Foto Snafu-Solomon, The Drive